Mino Raiola è morto, questa volta ufficialmente
Mino Raiola, procuratore di giocatori del calibro di Paul Pogba, Erling Haaland e Matthijs De Ligt, è morto all’età di 54 anni dopo una breve malattia.
Giovedì, il dottor Alberto Zangrillo dell’ospedale San Raffaele di Milano aveva dichiarato all’Ansa che Raiola “sta lottando per sopravvivere”.
Questa dichiarazione era per smentire le diverse notizie sulla morte di Raiola, smentita arrivata poi ufficialmente sull’account di Twitter da parte dello stesso procuratore.
Tuttavia, ieri pomeriggio è arrivato il comunicato ufficiale da parte della famiglia sulla sua morte, sebbene non sia stata fornita alcuna tempistica o causa del decesso.
“Con infinito dolore condividiamo la scomparsa dell’agente di calcio più premuroso e straordinario che ci sia mai stato”, si legge nel comunicato. “Mino ha lottato fino alla fine con la stessa forza che ha messo sui tavoli delle trattative per difendere i suoi giocatori”.
È stato uno degli agenti più potenti del calcio negli ultimi 20 anni. Tra gli altri suoi clienti figurano giocatori come Zlatan Ibrahimovic, Gianluigi Donnarumma e Mario Balotelli.
Pogba e Haaland dovrebbero essere al centro del mercato quest’estate, con il francese che si libera a giugno dal contratto che lo lega al Manchester United e il norvegese pronto a lasciare il Borussia Dortmund per accasarsi quasi sicuramente al Manchester City.
Mino Raiola: da pizzaiolo a potente procuratore
Nato a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il 4 novembre 1967, dopo un anno emigra con tutta la famiglia ad Haarlem, in Olanda. Fin da ragazzo lavorò nella pizzeria di famiglia.
In seguito si occupò della contabilità del ristorante, studiò giurisprudenza e divenne direttore della locale società di calcio.
Voleva fare l’agente di calcio, e la svolta arrivò quando gli venne stato chiesto da Rob Jansen, uno dei principali procuratori olandesi, di aiutarlo come interprete nel trasferimento di Dennis Bergkamp dall’Ajax all’Inter nel 1993.
Nel 2016 riempì le pagine dei giornali il trasferimento di Pogba dalla Juventus al Manchester United per la cifra di 93,2 milioni di sterline.
Nel 2020, la sua schiettezza lo portò a criticare l’allora allenatore dello United, Ole Gunnar Solskjær, per il trattamento riservato a Pogba. Raiola affermò di considerare Pogba non come cliente, ma come membro della sua famiglia. In precedenza, litigò anche con Sir Alex Ferguson.
In un’intervista per una delle autobiografie di Ibrahimovic dichiarò di aver trovato uno spirito affine nello svedese: “Ho capito subito che era un bastardo arrogante, proprio come me”.
Di recente, Raiola ha criticato le proposte della Fifa, che vuole limitare i guadagni dei procuratori per i trasferimenti.