L’Italia è fuori dal Mondiale: cronaca di un fallimento annunciato?
Ciò che è accaduto giovedì nessuno mai lo avrebbe immaginato: l’Italia è fuori dal Mondiale in Qatar. Se l’immaginazione di tutti gli italiani non ha mai minimamente sfiorato tale eventualità, eppure il sentore di un fallimento annunciato era stato già annusato da qualcuno.
È il caso di chi sta scrivendo a malincuore questo articolo, che non è il solo. Più di uno l’allarme l’aveva lanciato nelle settimane precedenti il match, ma l’avversario da affrontare era talmente modesto da rimanere inascoltato.
Certo, a Mancini e i suoi sarebbe poi toccato affrontare il Portogallo di CR7, non propriamente un bocconcino morbido da addentare, ma la fiducia che trasudava da ogni poro e la voglia incommensurata di mondiale erano talmente forti da inondare i cuori dei tifosi azzurri e degli addetti ai lavori.
L’Italia è fuori dal Mondiale: di chi è la colpa?
Se è ormai un dato di fatto che l’Italia è fuori dal Mondiale, la caccia alle streghe però non è ancora iniziata del tutto. Sarà perché siamo freschi vincitori dell’Europeo, sarà per l’affetto che molti provano per Mancini e i giocatori, ma in pochi sono stati coloro che hanno additato la colpa a qualcuno.
Nel 2018, dopo la débâcle contro la Svezia, ero insorto tutto il popolo sportivo italiano, che chiese a gran voce la testa dell’allora tecnico Ventura e dei giocatori scesi in campo in quella nefasta serata di Milano. A conti fatti, quanto accaduto a Palermo giovedì è molto peggio, e per due motivi.
Il primo, ovviamente, è l’avversario, il cui valore non è assolutamente paragonabile a quello della Svezia di quattro anni fa. Il secondo è la Nazionale italiana stessa, dalla caratura tecnica maggiore rispetto a quella del 2018, dimostrando inoltre in moltissime occasioni di essere “squadra”.
Quindi la colpa? L’assenza di un attaccante vero, forte e di caratura internazionale era evidente anche durante l’Europeo, il centrocampo era considerato il migliore dopo quello dell’era dei Gattuso, dei Pirlo, dei Perrotta, dei De Rossi, ecc., per non parlare della difesa, guidata dall’eterno e sempre verde Chiellini.
Il destino non c’entra
Allora vuol dire che è stato il destino ha decretare una tragedia calcistica di immane portata? No, assolutamente! Quando si fallisce in campo, vuol dire che qualcuno ha valutato male alcune cose accadute nei mesi passati.
I sentori c’erano, e non erano celati dietro un muro di ipocrisia o parole di circostanza. Più di qualche giocatore aveva già mostrato una certa involuzione, che non era soltanto tecnico-tattica, ma anche fisica. Possibile che Mancini non si sia accorto di nulla oppure ha pensato a un malessere passeggero?
Tante sono le domande su questa triste vicenda sportiva nostrana, ma le risposte tarderanno ad arrivare. Un solo fatto è inoppugnabile: l’Italia è fuori dal Mondiale.