Giroud riporta il Milan in testa. La Juve vince e allunga su Atalanta e Roma
Lo scontro diretto si veste di rossonero grazie a un gol di Giroud a inizio ripresa. Il Napoli è costretto a ingoiare un amarissimo boccone, ma nulla è ancora deciso. Lo sa anche Pioli, che giustamente festeggia per la vetta solitaria, ma è consapevole della strada tortuosa ancora da percorrere.
La Juventus, invece, battendo lo Spezia allo Stadium con un gol di Alvaro Morata porta a sei i punti di distacco da Atalanta e Roma. Una vittoria sofferta a causa del vistoso calo fisico dei ragazzi di Allegri nel secondo tempo, con lo Spezia pericoloso in più di una circostanza.
Giroud decide il big match
L’intensità e l’equilibrio sono le due parole chiave del primo tempo tra Napoli e Milan. La velocità di Osimhen è un costante pericolo per la retroguardia rossonera, che lo contiene però con efficacia.
Il primo episodio eclatante è un contatto in area tra l’attaccante partenopeo e Kalulu, ma prima Orsato e poi il Var dicono “niente rigore”, ma il dubbio resta. Poi è la volta del Milan a reclamare per un contatto in area tra Koulibaly e Bennacer, niente da fare.
Di pericoli non ce ne sono, e l’unico che si vede è il colpo di testa di Messias con grande risposta di Ospina, ma avviene a gioco già fermo per fallo in attacco.
Dopo soli 4 minuti dall’inizio del secondo tempo ecco arrivare il gol partita: tiro di Calabria, Giroud mette la punta dello scarpino e devia la palla dentro la porta di Ospina.
La partita si accende. Osimhen impegna Maignan, mentre dall’altra parte è Leao a minacciare Ospina, che deve anche respingere qualche minuto dopo un velenoso tiro a giro di Bennacer.
Dopo la girandola di cambi e qualche scaramuccia in campo (Theo e Osimhen vengono alle mani e ricevono entrambi il giallo), l’attaccante nigeriano con uno strappo dei suoi impegna Maignan alla respinta coi pugni. All’89’ si rivede Ibrahimovic, assente ormai da quasi due mesi.
L’ultima occasione è di marca rossonera, con Ospina che smanaccia sopra la traversa un tiro da pochi passi di Saelemaekers (94’). La partita finisce qui. Il Milan è di nuovo in vetta alla classifica.
Sotto il segno di Morata
Il primo tempo della Juve è un giro palla continuo nel tentativo di stanare lo Spezia e colpirlo sfruttando qualche spazio. Ci riescono al 21’ la premiata ditta Vlahovic – Locatelli – Morata. Il primo vede il secondo, che a sua volta serve il terzo: diagonale imparabile per Provedel e bianconeri in vantaggio.
Lo Spezia non reagisce e lascia il pallino del gioco ai ragazzi di Allegri, che controllano senza troppa difficoltà. Locatelli da mezzala funziona bene, Arthur diventa più incisivo quando non tiene troppo palla, Rabiot tampona quando serve. Vlahovic si mette al servizio dei compagni, e questo lo limita in avanti.
Intorno alla mezz’ora, assist al bacio in area del centrocampista brasiliano sui piedi dell’accorrente Cuadrado, che tenta di piazzare il pallone piuttosto che cercare la potenza, consentendo a Provedel di respingere in tuffo.
Nel secondo tempo la musica cambia totalmente. Lo Spezia inizia a macinare gioco e mette in grossa difficoltà la retroguardia bianconera. Gyasi va vicino al pareggio con un colpo di testa da pochi passi, ma Szczesny para a terra. La Juve appare meno lucida e più confusionaria, i ragazzi di Tiago Motta invece sono più freschi e cercano il pareggio con insistenza.
Kovalenko, al posto di Bourabia, inventa per Agudelo, ma un ottimo Szczesny dice di no. Il finale è pura sofferenza per il pubblico dello Stadium, e prima del fischio finale è Morata a mancare il tap-in da pochi passi dopo un’azione personale di Cuadrado. Dopo 3 minuti di recupero, l’arbitro Fourneau fischia la fine. Allegri e i suoi possono festeggiare i sei punti di distacco dalle immediate inseguitrici.