Il Milan è la nuova capolista. Grazie al gol di Leao, i rossoneri riescono a piegare a San Siro una Sampdoria apparsa spenta. La classifica adesso dice Milan 55, Inter 54 e Napoli 53. Tutto, insomma, resta sul filo dell’equilibrio, che lascia presagire una volata a tre fino all’ultima giornata.
Il gol arriva dopo soli 7 minuti di gioco: preciso lancio del portiere Maignan in direzione di Leao che, superando in velocità Bereszynski, non dà scampo a Falcone. La partita è avara di emozioni, con il Milan che controlla senza patemi. Soltanto allo scadere del primo tempo Messias va vicino al 2-0 con un preciso tiro su assist di testa di Giroud, ma Falcone è pronto a dire di no con una strepitosa parata.
Ad inizio ripresa il Milan cerca subito il gol della sicurezza, ma prima Messias e poi Giroud sprecano due buoni occasioni. La Samp resta a guardare, i rossoneri creano occasioni. È Falcone però a opporsi due volte alla grande a Giroud, autore di una strepitosa sforbiciata a volo.
L’ingresso di Quagliarella a venti minuti dalla fine al posto di Rincon non sortisce nessun effetto. L’ultima occasione è sui piedi di Rebic, fermato però da un Falcone superlativo. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro Chiffi fischia la fine del match. Pioli e i suoi uomini adesso possono sognare.
Pari giusto tra Atalanta e Juventus
Le già flebili speranze della Juventus di rientrare nella lotta scudetto si spengono definitivamente a Bergamo. I bianconeri, andati sotto con il grandissimo gol di Malinovs’kyj al 77’, riescono a pareggiare con un colpo di testa di Danilo soltanto al 92’.
La Juventus del primo quarto d’ora è intensa e propositiva, e crea due occasioni con Vlahovic e una con Dybala, che lambisce l’incrocio dei pali con il solito tiro a giro.
Dal 25’ in poi escono fuori gli uomini di Gasperini, che vanno vicino al gol alla mezz’ora: scontro fuori area tra Szczesny e Kopmainers, pallone sui piedi di Muriel che, a porta vuota, non riesce a segnare grazie all’intervento di Bonucci quasi sulla linea.
La ripresa inizia con un tiro di De Roon deviato da Szczesny in calcio d’angolo, ma poi è la Juve a rendersi pericolosa tre volte, con l’occasione più nitida sui piedi di Vlahovic (Sportiello risponde alla grande).
Poi entra Malinovskyi al posto di uno spento Muriel e l’inerzia cambia. Fallo di De Ligt sull’ucraino, punizione dai 25 metri e tiro pazzesco sotto l’incrocio: nulla da fare per Szczesny.
Allegri tenta le carte Cuadrado, Akè e Kean per uscire indenne da Bergamo, ma il gol del pareggio passa invece dal preciso colpo di testa di Danilo su perfetto angolo di Dybala. Un pari alla fine giusto.