Kaio Jorge, una stellina che può crescere con Max Allegri
Tutti gli appassionati di calciomercato, che hanno anche puntato sull’arrivo di Kaio Jorge nel campionato italiano, tramite le varie casino app, possono senz’altro esultare, dal momento che il talento del Santos è effettivamente sbarcato in Italia e giocherà con la maglia della Juventus. Proviamo a scoprire da più vicino questo talento e come potrebbe evolversi nel nostro campionato.
Kaio Jorge: a 10 anni il passaggio al Santos
Meglio evitare le introduzioni classiche con cui siamo abituati ad avere a che fare quando si tratta di calciomercato. Kaio Jorge è originario del medesimo stato dove è nato un certo Juninho, ovvero il Pernambuco, che per chi conosce l’ex Lione è quasi sacro.
Figlio di un attaccante, che ha disputato diverse stagioni discrete, ma solo nelle serie minori del Brasile, riesce a concretizzare il grande sogno della sua vita. Infatti, all’età di dieci anni, viene notato da uno dei tanti osservatori del Santos. Il tesseramento avviene in tempi brevissimi, come in poche altre volte la dirigenza ha fatto. D’altra parte, quel talento non si doveva far scappare. Solamente sei anni dopo quel giorno, a 16 anni, 8 mesi e 6 giorni, ecco che Kaio Jorge diventa il sesto calciatore più giovane a fare il suo debutto con questa maglia. Anche quella bianconera.
È facile, di conseguenza, che tanti addetti ai lavori abbiano scelto di accostare Kaio Jorge a uno dei crack del calcio mondiale, Neymar. In realtà, è un accostamento che è valido solo per il percorso fatto da entrambi in Brasile, ma non tanto per le caratteristiche tecniche e fisiche, decisamente differenti tra i due giocatori.
Jorge, infatti, dal punto di vista prettamente tattico, è una prima punta, non ama così tanto il dribbling come Neymar, ma ha un fisico certamente più strutturato rispetto alla stella del PSG. Il Mondiale U17 è stata un’altra tappa importante della sua carriera, visto che il bomber classe 2002 sigla la bellezza di cinque reti in otto match, vincendo la coppa grazie al successo in finale contro il Messico.
In ogni caso, non è stata solo quella vittoria a far alzare il livello di attenzione delle big europee. Infatti, l’ultima edizione della Copa Libertadores ha fatto indubbiamente crescere la curiosità delle compagini più forti in Europa. Nel percorso verso la finale, infatti, Kaio Jorge è stato spesso e volentieri grande protagonista. Esordio con gol dopo soli 17 minuti, per un bottino complessivo nella manifestazione di cinque gol, compresa la doppietta rifilata al Gremio e vuole replicare le medesime prestazioni anche in bianconero, pronto a conquistarsi il suo posto.
Poi, il contratto in scadenza nel mese di dicembre e una valutazione che, per forza di cose, è stata inflazionata da tale aspetto, scesa sotto i 10 milioni di euro, hanno fatto il resto. È chiara una cosa, ovvero che il valore potenziale di questo giovane talento di origini brasiliane è decisamente più alto di tale somma di denaro.
Una punta centrale di movimento
Kaio Jorge ha un ruolo ben preciso e si muove in una zona del campo definita nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1, ovvero quella del centro-attacco. Detto questo, il suo allenatore gli garantisce libertà di muoversi lungo tutto il fronte d’attacco, in maniera tale da essere estremamente utile per la manovra, aprendo gli spazi per gli inserimenti delle mezze punte e dei centrocampisti.
Di Kaio Jorge impressiona in modo particolare la notevole tecnica di base, che è legata anche al fatto che questo talento è cresciuto nel futsal, con la tendenza a scambiare spesso e volentieri il pallone con i compagni, staccandosi dalla zona offensiva fino al centrocampo, in maniera tale da andare alla ricerca del pallone e dare un contributo effettivo nella costruzione dell’azione. Le ricezioni basse della palla sono il suo forte, smistando poi quest’ultima con il suo piede preferito, il destro, mentre il mancino viene usato in rare occasioni.