Pirlo, il suo calcio totale e propositivo
Pirlo ha una tesi ed è convinto che soltanto realizzando il suo modello di calcio si possa crescere davvero. Il suo obiettivo dirigendo la Juventus è accompagnarla dritta alla vittoria, serve tanto sacrificio ma niente è impossibile. L’allenatore della Juventus ieri ha ottenuto il patentino UEFA Pro a Coverciano. Per lui è una grandissima responsabilità oltre che una bella conquista.
In questa occasione ha spiegato quale è la sua filosofia di gioco. Per vincere bisogna sostenere un calcio propositivo, di attacco, di grande qualità che possa regalare vantaggi non soltanto ai giocatori ma anche ai tifosi. Un calcio di continui attacchi e poca difesa darebbe tanto entusiasmo e coinvolgerebbe tutti. Per poterlo fare si deve trovare la giusta dinamica.
Una squadra che collabora con empatia e controllo della situazione è già pronta a conquistare
Il primo punto su cui lavorare è creare empatia all’interno della squadra. Una squadra di calcio per lavorare bene deve dimostrare di essere unita. Capirsi attraverso uno sguardo, assumersi responsabilità, ammettere i propri errori, avere feeling è fondamentale in qualunque sport di squadra ma ancora di più nel calcio. Molti calciatori proprio in questo periodo hanno rivelato di aver abbandonato squadre per questo motivo. Poca collaborazione e poco feeling. Non ci vuole molto per distruggere una squadra, tutto dipende dall’allenatore afferma Pirlo.
Il calcio è uno sport tanto diverso da tutte le altre discipline sportive, è difficile segnare rispetto al basket o alla pallavolo dove le occasioni si creano quasi da sole. Ecco perché non ci si deve mostrare deboli ma si deve attaccare fin da subito, tirando fuori il meglio di sè spaventando gli avversari. Il più grande errore che ogni squadra compie è attendere il momento giusto, che non esiste. Le cose cambiano in fretta oltretutto perchè molto si basa sulla fortuna che non tutte le squadre hanno.