Calcio a porte chiuse, possibile stop per 30 giorni
Calcio a porte chiuse in tutta Italia, l’emergenza coronavirus si sta bloccando il campionato e tutta una serie di manifestazioni almeno per i prossimi 30 giorni, questo vale anche per quelle sportive. Tutte le zone che comportano l’affollamento di persone e non rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro, comporta una serie di recensioni. Il comitato tecnico scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte ha proposto di chiudere la serie A verso almeno il prossimo mese. Una misura necessaria che potrebbe rientrare nell’antico nell’ambito del decreto presidenziale, che già era stato siglato lo scorso primo marzo. Un obiettivo da adottare in tutto il Paese, è chiaro che potrebbero esserci suonare clamorosi.
Calcio a porte chiuse, la decisione alle porte
La proposta di procedere con il calcio a porte chiuse sembra oramai quella più sensata, visto quello che sta succedendo in Italia. Di certo, nel corso delle ultime settimane tutti i protagonisti della serie A si sono concentrati su questa decisione hanno espresso la loro opinione. Però conta poco in quanto, si tratta di una misura sanitaria necessaria che bisogna fare perché altrimenti, si corre il rischio di non riuscire a tenere la situazione contagi sotto chiave.
I rallentamenti in Serie A
La decisione di giocare casa a porte chiuse potrebbe durare anche un mese stando al prossimo decreto ministeriale che potrebbe arrivare. Intanto, il Campionato subirà sicuramente una serie di rallentamenti e di stop a causa di questa particolare situazione. Già la scorsa settimana erano state annullate, mentre altre sono state giocate a porte chiuse. Adesso bisogna capire quali saranno gli scenari futuri e soprattutto, in che modo si potrà continuare il campionato di Serie A in questi termini. Di certo, vedere gli stadi a porte chiuse non aiuta non solo per il gioco insieme anche da un punto di vista societario alle squadre italiane.