Mondiali 2018: Portogallo
Mondiali 2018: le schede delle favorite, ecco il Portogallo
Con gli Europei 2016 ha dimostrato di essere all’altezza delle migliori Nazionali, ma le sue prestazioni ai Mondiali ancora stentano a decollare. Il Portogallo comunque è tra le favorite ai Mondiali 2018.
Mondiali 2018: il percorso del Portogallo
Si potrebbe pensare che il Portogallo sia, fondamentalmente, Cristiano Ronaldo, che senza di lui la squadra non riesca a farcela … in realtà non necessariamente così, o almeno non lo è da quando Fernando Santos ha preso le redini in qualità di commissario tecnico. Se negli anni scorsi il Portogallo ha infatti puntato ampiamente sulla sua stella, da quando Santos è al comando le cose sono un po’ cambiate, e la prova più evidente è il fatto che il Portogallo è riuscito a vincere gli Europei 2016 nonostante le condizioni fisiche traballanti di Cristiano Ronaldo. È vero che la squadra ha ancora molta strada da fare, ma i Mondiali 2018 potrebbero essere una buona prova per assestare un percorso migliorativo che non sembra voler frenare. Forse complice è il fatto che, al di là di qualche prova, Santos ha tenuto più o meno una formazione stabile negli ultimi 2 anni, il che ha permesso al Portogallo, tra le altre cose, di qualificarsi ai Mondiali 2018 come primo nel suo girone.
Mondiali 2018: Portogallo, punti deboli e forti
Il punto di forza del Portogallo ai Mondiali 2018 sorprendentemente è, una squadra non soltanto compatta, ma anche libera e omogenea: dicevamo che molti pensano che il Portogallo non sia nulla senza Cristiano Ronaldo, ma la verità è che il reparto d’attacco sta bene anche senza CR7, anche perché è appoggiato da un centrocampo stabile e in forma, e da un portiere come Rui Patricio, titolare ormai da più di due 2 anni (e che tra l’altro al momento è in testa alle preferenza del Napoli per sostituire Reina). Il problema del Portogallo ai Mondiali 2018 in effetti potrebbe essere la difesa, fondamentalmente perché, al contrario degli altri reparti, negli ultimi anni è rimasta piuttosto stagnante, in più conta su titolari come Pepe, che pur offrendo stabilità è comunque vicino al ritiro, e Fonte, che viene da un paio di stagioni un po’ calanti a livello di prestazioni. Insomma la difesa non è giovanissima, e questo, contro squadre dinamiche come la Spagna, potrebbe pesare.
Mondiali 2018: Portogallo, la probabile formazione titolare
In porta: Rui Patricio
Difesa: Soares, Pepe, Fonte, Guerreiro
Centrocampo: Silva, Moutinho, Carvalho, Mario
Attacco: Silva, Cristiano Ronaldo