Super green pass per spettatori e giocatori: Djokovic a rischio anche a Parigi
Novak Djokovic non cambia la sua situazione vaccinale, così dopo le porte chiude dello Open a Melbourne rischia di non poter giocare al Roland Garros (quote e date anche su https://www.toprally.it/) . Il campione serbo si sta giocando tutte le competizioni che lo hanno protagonista di partite e vittorie importanti. Lo scorso anno, ricorda la Gazzetta, Novak vince contro Stafanos Tsitsipas in finale. Cosa sta succedendo in Francia? (Segui le notizie di altri sport su news varie).
Obbligo vaccinale per spettatori e giocatori, nazionali ed esteri. Ecco il super green pass francese per lo sport
In Francia sta per entrare in vigore il super green pass, dovranno essere vaccinati gli atleti nazionali e stranieri, gli spettatori e lo staff tecnico dei team e interno alle strutture sportive. Una scelta che segue le decisioni di tanti paesi, una necessità visto che l’Omicron e altre variante stanno rialzando i contagi.
Spiega la Gazzetta che ci sono delle motivazioni elettorali. Si legge nel giornale “è quanto ribadito ieri dopo l’ultimo voto da parte dei deputati, dalla ministra dello sport Roxana Maracineanu.”
Non è la voglia di creare un secondo caso Dojokovic in Europa dopo l’Australia, l’emergenza non vaccinati esiste per motivi organizzativi. Forse, situazione diversa a livello di contagi, ci si sarebbe impegnati per creare delle soluzioni per i non vaccinati.
“L’idea – si legge – era quella di creare una sorta di bolla per i partecipanti non vaccinati”, dei corridoi sanitari tra hotel e impianto sportivo. Purtroppo Djokovic non è solo non vaccinato è stato anche positivo, è diventato caso giudiziario proprio perché ha nascosto i risultati reali dei tamponi all’ingresso in Australia. Forse, in questo senso non si vuole creare un secondo caso Novak in una paese europeo ad alto rischio di forti contagi e lockdown.
Novak, situazione sponsor: c’è chi conta le conseguenze economiche del no Australia e forse anche Francia
Non partecipare ai tornei, non poter nemmeno essere presente come commentatore per gli sponsor che hanno scelto Novak Djokovic è un danno, così come per l’atleta stesso si possono contare i soldi potenzialmente persi o spesi. Tra i marchi importanti ricordiamo Stellantis, Hublog, Asics che non hanno rilasciato dichiarazioni. Solo Lacoste ha voluto dire che si metteranno in contatto il prima possibile con l’atleta ma non per motivi legati al contratto ma per ribadire l’attenzione alle buone condizioni di salute per tutti. Forbes, scrive che Djokovic ha contratti annuali di sponsorizzazione sopra i trenta milioni di dollari, questo lo inserisce tra le persone e gli sportivi più ricchi del mondo.