Mazzarri:”Datemi una squadra con venti Hamsik e vinco tutto!”
La crisi di de Boer – «Quando una società sceglie un allenatore dovrebbe farlo in maniera convinta. Dargli il tempo giusto per esprimere le proprie idee di calcio». Si sente antipatico e lamentoso? «Non mi riconosco. Ho avuto la forza e anche un po’ la presunzione di fregarmene. Sono autocritico, ma sempre orgoglioso di quel che faccio, nel bene e nel male». La vicenda Icardi? «Sono stato l’allenatore di Mauro e all’epoca si è comportato bene. Era un giovane che abbiamo aiutato a crescere, parlavo con lui quasi tutti i giorni. E ci ha regalato soddisfazioni ».
Premier League – «La Premier è un campionato affascinante. Il progetto della famiglia Pozzo al Watford mi è piaciuto subito, posso condividere con il presidente il mio modo di fare calcio, provare a far crescere il gruppo e togliermi qualche soddisfazione. La quotidianità qui è più vicina al mio modo di essere: il rigore, il rispetto delle regole, l’ordine. Nella vita come nel calcio, si parte dalle regole per vincere. In Premier è difficile individuare dopo 8, 9 giornate chi vincerà il titolo. C’è competitività ma anche maggiore cultura calcistica».
La Juve e lo scudetto – «Probabile. Ogni anno costruiscono la squadra per vincere il titolo. Hanno storia, soldi ed esperienza. E a livello tecnico sono i più forti. Il Napoli? Oggi è un club con un progetto importante, ma inevitabilmente diverso da quello della Juventus. L’idea è quella di restare competitivi, attestarsi nelle zone alte della classifica».
La vittoria più bella – «Non le considero medaglie, piuttosto tappe professionali. Scontato dire la vittoria sullo United, ma non è esattamente così. La soddisfazione più importante non è la vittoria in sé ma quello che lascio ai giocatori. Capita ancora di sentirli, mi gratifica molto».
Mourinho – «Al mio arrivo all’Inter mi fece auguri e complimenti. Poi ogni tanto è capitato di incontrarci e scambiarci pareri. Dopo la partita ci siamo confrontati su diverse cose. Questa è la cultura calcistica che mi piace».
Hamsik – «Datemi una squadra con venti Hamsik e vinco tutto! Come tipologia di giocatore è il top. Ha un’intelligenza tattica straordinaria».