Bologna, con Donadoni addio al 4-3-3, si opterà per il modulo a una punta
Esonerato Delio Rossi, e dato il benvenuto al nuovo tecnico Roberto Donadoni, riparte il Bologna, con nuovi stimoli a caccia di una salvezza, che per il momento rimane problematica. Donadoni ha allenato nella scorsa stagione a Parma, a pochi chilometri dalla sua nuova destinazione, e ritroverà il portiere Mirante, che nelle file gialloblu fece molto bene.
E’ certo che il nuovo tecnico abbandonerà il 4-3-3, marchio di fabbrica di Delio Rossi. A Parma aveva adottato questo modulo con un falso nueve, come Cassano o Palladino. Con Mattia Destro al centro dell’attacco, e due ali come Mounier e Giaccherini, è possibile che Donadoni possa dare vita ad un 3-4-2-1, con il bomber di Ascoli Piceno punta centrale, e Mounier e Giaccherini a sostegno. Fondamentale sarà anche il ruolo del regista nello scacchiere tattico del nuovo tecnico felsineo, e in questo senso, sono molte le chance che si possa puntare su Crisetig, l’uomo dai piedi migliori del roster rossoblu. Donadoni potrebbe puntare a centrocampo su Diawara e Rizzo, apparsi di gran lunga i più affidabili per la costanza di rendimento.
Un altro modulo che potrebbe fare al caso di Donadoni è il 3-5-2, con una difesa a tre, assai diversa dal modulo adottato da Delio Rossi. Un modulo che Donadoni sperimentò a Napoli e Parma, in questo caso la scelta di Donadoni potrebbe cadere su Gastaldello, Oikonomou e Rossettini. Nell’ipotesi che Donadoni opti per questa scelta, a rischiare il posto da titolare potrebbe essere Destro, meno mobile rispetto a Mounier (che verrebbe preferito), che potrebbe essere affiancato da Giaccherini, per un attacco leggero e rapido.
Qualunque sia la scelta di Donadoni, ci vorrà del tempo prima che gli undici in campo possano assimilare i nuovi concetti di gioco, per questo motivo i tifosi rossoblu dovranno avere pazienza, affinchè il cambio di tecnico possa dare i propri frutti.