Nonostante il primo posto in classifica, Roberto Mancini ha lasciato il Dall’Ara, infuriato. Ma la rabbia non è solo quella contro l’arbitro Banti, reo di avere espulso Felipe Melo, attraverso due decisioni superficiali secondo il tecnico di Jesi, ma anche perchè poco soddisfatto per la prestazione dei suoi giocatori, troppo poco reattivi e statici fino al momento del gol di Icardi.

Una prestazione che proietta i nerazzurri in testa ma che, di fatto, non consente a Mancini di dormire sonni tranquilli in vista della sfida interna contro la Roma. E a Milano mancherà Felipe Melo, per certi versi l’anima del centrocampo nerazzurro, ma che non ha perso il vizietto del cartellino facile, avendo rimediato i cartellini gialli a ritmo di uno ogni 120 minuti di gioco.

Dopo la gara, Roberto Mancini, ha avuto modo di sfogare la propria rabbia, parlando dell’arbitro Banti, il cui arbitraggio non era stato gradito da Mancini in occasione della gara persa contro la Fiorentina: ‘Ho protestato – ha esclamato Mancini – per l’espulsione di Melo, per me non c’era. Il calcio è un gioco di contatto, non si può continuare a mandare fuori gente così. Vogliamo migliorare il calcio e fischiamo 50 falli a partita? Secondo me certi contatti vanno lasciati correre, il contatto fa parte di questo sport. Credo che le espulsioni in generale siano troppe, due delle nostre tre di quest’anno non c’erano. Sulla mia espulsione, invece, bisogna chiedere all’arbitro, perché io non ho detto niente, assolutamente niente. Con Banti ci eravamo già incontrati e siamo stati già sfortunati: da arbitro di porta contro la Fiorentina ci aveva dato un rigore contro dopo due minuti‘.

Di Giusy Pirosa

Sicula doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il suo pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non teme i giudizi altrui, in grado di portare a termine importanti affari. Gli vengono riconosciute capacità intuitive.

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