Verso Fiorentina-Lech, Sousa: ‘Non pensiamo alla Roma’
VERSO FIORENTINA-LECH POZNAN, FIRENZE – La Fiorentina è reduce dalla bruciante sconfitta contro il Napoli, di domenica scorsa, maturata dopo una prestazione brillante sul piano del gioco. Paulo Sousa è perfettamente consapevole del fatto di avere creato una macchina ‘perfettibile’ ma che nelle ultime settimane ha messo in luce progressi importanti, tali da renderla candidabile al titolo per gran parte della stampa sportiva nazionale.
Ma il tecnico nella conferenza stampa che precede il match di Europa League contro il Lech Poznan, preferisce glissare sull’argomento campionato, concentrandosi sul match di giovedi: ‘A noi importa moltissimo la partita di domani. Noi vogliamo che rientri nella normalità una gara come quella contro la Roma: ecco a cosa mi riferisco quando parlo di cultura. Dobbiamo avere la capacità per far sì che gare di questo tipo siano una consuetudine di anno in anno. Cerchiamo di creare abitudini buone per dare continuità a quello che stiamo facendo‘.
Non sottovalutare l’avversario è l’imperativo categorico che il tecnico ripete in modo ossessivo ai propri giocatori, ma il Lech rimane ben poca cosa rispetto ad una Fiorentina che domina la classifica del campionato italiano. I polacchi navigano nei bassifondi della classifica del campionato nazionale, e in Europa League hanno conquistato solo 1 punto: ‘Dobbiamo cercare i nostri principi. Il rischio maggiore credo sia l’atteggiamento e l’attitudine individuale. Per vincere una partita oggi non basta essere più forti: è basilare l’atteggiamento‘.
Paulo Sousa ha anche parlato delle condizioni di Pepito Rossi, ormai recuperato sul piano fisico ma ancora non al top della forma: ‘La frenesia che c’è su di lui è normale per un giocatore che conosciamo per una piazza che lo ha visto giocare a livelli altissimi: è normale, tutti noi lo vogliamo vedere al massimo livello. Noi stiamo facendo bene con lui, ci crediamo in lui. Fin da Moena sapevamo che lo avremmo riportato ai suoi livelli. Serve adesso un equilibrio emozionale, lui per tanti anni non ha potuto giocare come sapeva. Dobbiamo lavorare su questo: lui sta arrivando ed a breve avrà molta più continuità‘.