“Non sono io inadeguato ad esercitare il mio ruolo, semmai lo sono gli altri”, si esprime cosi il presidente federale Carlo Tavecchio nel corso di una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato a 360 gradi della crisi del calcio italiano.

Il presidente ha rispedito al mittente ogni addebito per quanto concerne il fallimento del Parma Calcio e l’omessa vigilanza della Federazione sui conti della società ducale.

“Il fallimento del Parma non è colpa nostra, anzi siamo stati i primi a muoverci” ha sentenziato Tavecchio rispondendo a chi vorrebbe commissariare la Federcalcio per il caso Parma e per gli scandali che provengono dalla serie B.

“Chi non applica le regole sono le Leghe e non noi, se dobbiamo fare tutto noi, allora ci diano il miliardo e 200 milioni che percepiscono dai diritti tv”.

Il presidente Tavecchio ha poi fatto una importante rivelazione a proposito di altri possibili casi Parma che potrebbero evidenziarsi nel futuro prossimo, dichiarando che ci sono almeno 5 club italiani che il prossimo anno rischiano di non iscriversi al campionato. “Ci sono squadre in difficoltà – ha dichiarato Tavecchio alla Gazzetta dello Sport – se non rispetteranno i parametri, il prossimo anno sono fuori”.

Parole dure che evidenziano come, il nuovo corso intrapreso dalla federazione, che vorrà evitare nuovi casi Parma, non ammetterà deroghe e non guarderà in faccia nessuno.

Di Giusy Pirosa

Sicula doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il suo pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non teme i giudizi altrui, in grado di portare a termine importanti affari. Gli vengono riconosciute capacità intuitive.

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