La dimensione della Fiorentina, prima delle provinciali o ultima delle grandi ?
La questione delle “dimensioni” della Fiorentina e l’eterna contraddizione di una realtà del calcio italiano sempre ai limiti tra il calcio di provincia e quello dei quartieri alti, è stata riproposta con forza dalle ultime dichiarazioni di Montella. Nella conferenza stampa post-Siviglia, il tecnico Montella richiamò i tifosi alla realtà, invitandoli a considerare l’attuale dimensione della squadra viola e a modellare le ambizioni sulla base di una nuova consapevolezza sui limiti di questa società.
Non è un caso che l’ex dirigente Macia, prima di andarsene in una intervista dichiarò che “il bicchiere è pieno, o se ne prende uno più grande con investimenti pesanti, o si mantiene questo livello”. L’atteso salto di qualità per quanto concerne gli investimenti rimane ancora una chimera, e chissà per quanto tempo lo sarà ancora. I Della Valle attendono ancora conferme sul progetto relativo al nuovo Stadio che potrebbe consentire di alzare l’asticella delle ambizioni del club gigliato e intanto i tifosi viola sono in fermento in attesa di gioire almeno una volta per la conquista di un trofeo.
Da una parte, dunque, chi richiama i tifosi a riflettere col realismo dovuto sulla realtà di una società che vanta solo il settimo monte ingaggi in Italia e il settimo bacino di utenza. Dall’altra parte le ambizioni smodate di tifosi che non si accontentano di una minestra riscaldata ma vorrebbero competere per i massimi traguardi nazionali e internazionali. E all’orizzonte non si profilano tempi facili.
Il prossimo mercato dei viola dovrebbe essere improntato verso uno svecchiamento della rosa e un deciso cambio di rotta verso una politica che valorizzi i giovani e porti una ventata di aria fresca. Montella di fronte ad un salto di qualità al contrario potrebbe decidere di orientarsi verso nuove esperienze più stimolanti. Mentre all’orizzonte si profila un mercato carico dei Paloschi, Jorginho, Defrel e Baselli, che di certo non esaltano la piazza. In questo senso occorre una comunicazione più fluida e leale da parte della società che dovrebbe chiarire quale sia l’entità dei piani futuri e delle ambizioni della Fiorentina che verrà. E ci si augura che in futuro gli allenamenti della formazione gigliata possano essere aperti ai tifosi,per rendere ancora più solida la simbiosi tra giocatori e tifo. Sarebbe già un passo in avanti verso un futuro più sereno.