Rivoluzione. La parola chiave in casa Milan. Dal campo alla società. Nessun elemento rossonero potrebbe essere risparmiato. Troppo brutta la stagione attuale per essere vera. L’obiettivo è riportare il Milan ai grandi fasti di un tempo. Sul fronte societario il famoso Mr. Bee, che ormai abbiamo imparato a conoscere, comincia a muovere i primi passi con l’ausilio di Silvio Berlusconi. I
l presidentissimo non vuole privarsi della sua creatura e da qui l’ipotesi di una partnership vera e propria fra i due business-man. In poche parole, il broker thailandese diventerebbe colui che metterebbe mano al portafogli. Per quanto riguarda il mercato, l’unica certezza appare il mancato riscatto di Mattia Destro, che ha steccato nella sua esperienza rossonera. I 16 milioni di euro necessari per riscattarlo sono fuori luogo per un calciatore che ha offerto un rendimento ben al di sotto delle aspettative.
A riportare la notizia è Tuttosport. Ecco che cominciano, allora, a circolare i primi nomi per l’attacco milanista: Radamel Falcao è il fascino che colpisce. Ha vissuto una stagione fatta più di bassi che di alti al Manchester United, ma resta pur sempre un bomber di altissimo profilo. Ipotesi affascinante, ma poco percorribile allo stato attuale. Gli altri due nomi sembrano più abbordabili.
Leandro Damiao del Cruzeiro è una vecchia conoscenza del mercato italiano, essendo stato accostato a diverse squadre italiane, vedi Napoli, negli scorsi anni. E poi c’è quel Carlos Bacca, attaccante colombiano del Siviglia che sta trascinando a suon di gol gli spagnoli nel cammino che porta alla conquista dell’Europa League. Certezza. Una parola di difficile collocazione nel contesto Milan di oggi. Cantiere aperto, in campo e fuori.