Crac Parma, parla Galliani: ‘Contro il Milan accuse bizzarre’
L’inchiesta sul fallimento del Parma, ha coinvolto anche i dirigenti del Milan, con le accuse mosse dalla magistratura di concorso in bancarotta fraudolenta, nella nota vicenda del crac del Parma, che portò al fallimento del club ducale. La pietra della discordia sarebbe l’acquisto del difensore italo-argentino del Parma, Paletta, sul quale il Milan ha diramato un comunicato ufficiale che smentisce ogni addebito.
Anche l’amministratore delegato del Milan, Galliani, ha voluto fare le proprie precisazioni in merito, rilasciando una intervista alla Gazzetta di Parma: ‘Dovrei tacere, perché gli avvocati mi dicono di star zitto. Ma se noi non avessimo comprato Paletta, il giocatore avrebbe potuto rescindere il contratto, oppure l’avremmo potuto prendere mesi dopo quando era già svincolato. Voglio anche dire che Paletta è venuto da noi rimettendoci sette mesi di stipendio e anche il suo procuratore ha fatto delle rinunce. Però siamo stati indagati: non riesco a capire‘.
Galliani, nell’intervista ha ribadito l’estraneità del Milan alla condotta contestata dalla Procura di Milano: ‘Il Milan è stata l’unica società che in quel momento ha dato soldi al Parma. Eppure siamo stati indagati per concorso in bancarotta fraudolenta. Mi sembra una cosa un po’ bizzarra. Se fossi a conoscenza del profondo rosso del Parma quando ho concluso l’acquisto? Ho spiegato come sono andate le cose, non voglio dire nient’altro’.