Antognoni: ‘La mia Fiorentina, bella e pratica. Oggi segnerei più gol di allora’
Giancarlo Antognoni ha rilasciato una interessante intervista a La Repubblica sul campionato della Fiorentina, in testa alla classifica, dopo 17 anni, e che per certi versi ricorda la Fiorentina del 1982, che contese alla Juventus lo scudetto fino all’ultima giornata, priva di stelle di prima grandezza (eccetto Antognoni) ma dal collettivo unito e dallo spogliatoio in piena armonia.
Antognoni ha ricordato lo scudetto sfumato nel 1999 quando l’infortunio di Batistuta pregiudicò un titolo che sembrava oramai in tasca:
«Batistuta s’infortunò ed Edmundo andò al Carnevale: è un grande rimpianto, lasciamo perdere. Se prendiamo i singoli, la Fiorentina di oggi è meno forte di quella, ma la rosa è più ampia e competitiva, con gente come Rossi e Mario Suarez che deve ancora inserirsi. È una sorpresa, quest’anno il club non ha fatto spese folli e ha pensato al bilancio. In campo non è spettacolare ma pratica: non so se può andare a fondo ma ora è la squadra più in forma».
Secondo il numero 1o più amato da Firenze, oggi la sua classe calzerebbe a pennello nella Fiorentina di Paulo Sousa: «I difensori di oggi sono meno fallosi, gli attaccanti sono più tutelati dal regolamento e quelli di razza possono giocare fino a 40 anni, come Toni o Di Natale. Le carriere si sono allungate, conta la testa. E io oggi farei più gol, credetemi».
Antognoni ha parlato anche del futuro della nazionale e delle giovani promesse che si stanno affacciando al grande calcio: «Ci sono giocatori che fanno la differenza, quello che è mancato di recente. Penso a Berardi, già chiamato da Conte. A Bernardeschi, che è un 10 e mezzo, alla fantasia aggiunge i gol, come Del Piero e Baggio. E alla coppia centrale difensiva Romagnoli-Rugani, anche se Rugani nella Juve è chiuso proprio dal blocco azzurro. Serve tempo, ma si può avere fiducia».