Pallotta: “Contro il Bayern, Garcia sbagliò tutto…”
In una intervista accorata rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il presidente della Roma, James Pallotta, non è stato tenero con il tecnico Garcia. Il presidente giallorosso non avrebbe gradito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico francese prima dell’ultima gara contro il Palermo. “Vogliamo andare avanti con il nostro tecnico. L’ultima conferenza stampa non mi sia piaciuta – ha dichiarato il dirigente alla rosea – Se ci sono divergenze, si parla all’interno della struttura, altrimenti si crea solo confusione. Io non credo che il gap con la Juventus sia incolmabile, ha il vantaggio di un progetto avviato prima del nostro, ha uno stadio di proprietà e un’esperienza consolidata. Detto questo, la Roma è sulla buona strada per acquisire la dimensione della Juventus”.
Il presidente ha poi parlato del difficile finale di stagione dei giallorossi, e delle possibili cause del calo di rendimento nel momento nevralgico della stagione: “È chiaro che qualcosa non ha funzionato, ma nonostante tutto, siamo secondi per la seconda volta di fila e andiamo in Champions. La preparazione atletica non è stata sufficiente. Dopo un’ora, la squadra non aveva più energie. Faticava. Il calcio non è il basket e neppure il baseball che ha molte pause. Nel calcio devi correre novanta minuti”.
Il presidente ha anche annunciato un cambio della guardia nel settore della preparazione atletica, annunciando l’arrivo di 5 nuovi preparatori, compreso “un nutrizionista”.
“La batosta del 7-1 contro il Bayern ha tolto sicurezza e convinzione. Non ci siamo più ripresi. Quella sera il nostro allenatore ha sbagliato la gestione della gara. Con Garcia abbiamo parlato – ha concluso Pallotta – Lui sa quali sono i nostri progetti e quale sia la strategia di questa società. Sono convinto che nella prossima stagione, con le novità che stiamo introducendo, si possa fare meglio”.
Una intervista che conferma la volontà della Roma di proseguire con Garcia in panchina, ma non è detto che non possa lasciare strascichi polemici e avvelenare i rapporti tra tecnico e proprietà giallorossa.