Inter vola tra un attacco frontale e l’altro
Inter che continua a volare alto tra le punizioni di Eriksen ai palloni offerti da Brozovic. Entrambi sono diventati presenti e attivi, forse i migliori del team dato che la gran parte delle azioni e dei gol provengono proprio da loro. Riescono, con poca difficoltà, ad aprire varchi nelle difese avversarie
dimostrando di aver tanto da dare e di valere moltissimo.
Insomma l’Inter in questo momento gioca tanto di strategia e riuscendo a depistare chi si trova di fronte porta a casa sempre più punti. E’ un periodo epico per il team che non usa armi di alcun tipo se non la strategia e la velocità nelle azioni. E così Antonio Conte con la sua squadra ed i calci piazzati vanno avanti tra gli applausi. Gli avversari oggi, temono i nerazzurri, le loro azioni fanno male. A fare male è per esempio il calcio d’angolo dal quale qualunque giocatore riesce a sfondare qualunque parete. E così gli avversari abbassano la guardia in attesa di una prossima mossa. I calci piazzati indiretti, si sfrutta anche il millimetro ed arriva il gol. Un esempio, il gol di Barella contro la Fiorentina che chiunque faticherà a dimenticare.
Calciatori sempre all’altezza della situazione
Calci di questo tipo durante la stagione attuale se ne sono visti parecchi. Per esempio al momento se ne contano sette, colpi di testa vincenti, pennellate in rete e tanta fortuna che non guasta mai. La concentrazione è sempre elevata, tutto anche grazie alla presenza di uomini come Eriksen, che è andato a segno contro il Milan in Coppa Italia. E poi anche grazie a Brozovic che invece ha la grandiosa capacità di mettere palloni precisi dentro l’area di rigore, per poi finire con i difensori che sanno staccare ed agiti al momento giusto riducendo al minimo il margine di errore.
Esempio di stacco preciso ed attento quello di De Vrij e Skriniar contro Sampdoria e Roma, oppure Perisic, con la sua azione contro il Parma, o di Lukaku e D’Ambrosio. Insomma adesso l’Inter è forte ed è certo che basta un piccolo errore, per una punizione. Conte conosce bene i suoi uomini e sa come e quando giocare le carte che ha a disposizione.