Fifa, dopo la pandemia si segna un -14 miliardi di dollari
Fifa sta attraversando un periodo difficile che ha un costo ben preciso. Si tratta di 14 miliardi di dollari ovvero la cifra che il mondo calcistico ha perso dopo la pandemia. I 14 milioni di dollari andati perduti sono stati spesi proprio ad inizio stagione a marzo per mettere a punto le associazioni e ristabilire tutte le squadre prima dell’avvio. L’avvio però non è mai arrivato dato che è scattata la pandemia e ogni cosa si è fermata.
A parlare della situazione del momento è stato Olli Rehn presidente della Fifa che ha definito un bel pò di cose. Ha affermato che il calcio del Sud America è stato maggiormente colpito rispetto a quello Europeo, stessa cosa per il calcio africano. Zone già di per sè sofferenti colpite al centro del cuore in piena difficoltà adesso faticano a rialzarsi. Ecco perché da adesso in poi bisognerà fare parecchia attenzione alle spese e sarà necessario stringere la cinghia come qualunque famiglia in difficoltà. Questo chiede il presidente ad ogni singola squadra che dovrà fare il possibile per andare avanti riducendo al minimo le spese.
Nessun margine di errore sarà tollerato
Secondo il presidente sarà inevitabile ammonire qualunque spreco, nessun errore potrà essere tralasciato come nemmeno i tentativi di corruzione. I fondi rimasti, secondo le nuove regole ferree potranno essere utilizzati soltanto per gli scopi giusti. Quindi ogni federazione potrà richiedere prestiti per un massimo di 5 milioni di dollari.
I soldi ottenuti saranno utilizzati limitatamente al riavvio delle competizioni e per applicare i protocolli. 150 associazioni già da qualche settimana hanno dovuto chiedere aiuto attingendo al fondo di soccorso per il coronavirus. Anche se potrebbe sembrare diverso da così perchè il mondo del calcio è sempre stato parecchio sottovalutato, anche questo settore ha subito duri colpi durante e dopo la pandemia e adesso ricominciare è difficile.