Serie A, svelati i primi esuberi
Serie A, potrebbe sembrare troppo presto ancora, eppure sono già stati svelati i nomi dei primi esuberi, tra loro qualcuno è finito fuori lista, qualcuno si è trovato davanti alla concorrenza folta e spietata, qualcuno ha cercato accordi senza ottenere nulla. Insomma per molti di loro che fino a poco tempo fa erano considerati i titolari, i migliori, le cose sono cambiate, per cui senza voler essere cattivi, sembrerebbe perfetta la frase“Dalle stelle alle stalle”.
Per iniziare, sembra doveroso citare Gianluca Lapadula, che è approdato al Genoa nel corso dell’estate 2017 con il prestito con obbligo di riscatto a 13 milioni. Dopo 26 match giocati e 6 gol segnati, il calciatore non è stato comunque riconfermato per il ruolo di attaccante, probabilmente le aspettative erano elevate ed il suo lavoro non è stato sufficiente. Al suo posto la squadra ha pensato di inserire il bomber Piatek e si è parlato anche di Kouamè-Favilli. Lapadula è stato però conteso, infatti prima della fine del mercato la scelta per lui era abbastanza ampia, Bologna, Frosinone, Parma e Udinese. Nonostante ciò la trattativa per ognuna di esse è andata sfumata ed il giocatore è rimasto in panchina, rinviando tutto a gennaio, mese durante il quale bisognerà decidere le sorti della sua carriera calcistica.
Serie A, dopo Lapadula anche Cyril Thereau, De Zerbi e tanti altri
Serie A, più o meno le stesse sorti sono toccate a Cyril Thereau, che inizialmente aveva dato ottimi segnali di riuscita giocando nella Fiorentina, a causa degli infortuni subiti purtroppo ha visto sbarrata la sua strada e l’arrivo di Pjaca e di Mirallas sembra essere stato decisivo. Il calciomercato invernale infatti potrebbe servire ad una sostituzione, così come potrebbe fare Marcello Trotta del Sassuolo, preferendo a De Zerbi, un calciatore tra Boateng, Berardi, Di Francesco oppure Bourabia.
Situazione preoccupante ed ambivalente anche quella di Simone Edera al Torino, che ha portato a termine una gran bella stagione ma che al momento non è stato granchè considerato da Mazzarri, anche lui a rischio esonero? Chissà. Possiamo confermare che le storie sono diverse tra loro, alla base in realtà sembrerebbe esserci la speranza di un’ottima riuscita, di risultati entusiasmanti che non essendo arrivati, spingono i calciatori in panchina con tanta delusione, amarezza e tristezza. Insomma a tutti è toccato lo stesso destino e adesso continueranno a camminare di pari passo probabilmente guardando i loro club da casa in attesa di nuovi contratti e nuove strade a partire da gennaio.